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Informazioni utili sull’estrazione dell’olio

Il Frantoio ad una molazza azionata da forza umana o animale era di norma munito da due presse con base di pietra si adattava in Puglia, considerata soluzione tecnica antichissima se pensiamo che macine simili si possono ammirare nei templi ebraici, nella Galilea e di Bet shearom ubicata nell’odierno stato di Israele. Proprio a questa tipologia ci riporta il nome Getsemani (Orto dell’ulivo) ed infatti in ebraico (Got-shauma) significa “Frantoi”.

L’ulivo viene coltivato per la produzione della Drupa la quale rappresenta il frutto che viene spremuto in Frantoio per ottenere l’olio. L’olio che si produce nell’Italia del sud ed isole ha generalmente odore e sapore penetrante ed intenso e viene venduto al consumo o in modo integrale, cioè alla stato naturale senza alcuna manipolazione e filtraggio, il quale elimina le particelle i sospensione che rappresentato il frutto dell’olio con colore con tonalità da verde al verde intenso.

Conservazione

L’olio appena estratto si può conservare in cisterne vetrificate e/o in bidoni in acciaio inox ad una temperatura intorno ai 15° centrifughi. Secondo al tempo di conservazione si possono distinguere:

  1. L’olio novello conservato per un periodo sino ad un massimo di 4 mesi dall’estrazione, il quale è caratterizzato da un gusto spiccato, fruttato quasi piccante (secondo la varietà delle olive molite)

  2. L’olio Fresco sino a 10 mesi di conservazione detto olio maturo con sapore meno intenso e decantato naturalmente